Am I in the picture?
Am I getting in or out of it?
I could be a ghost, an animal or a dead body, not just this girl standing on the corner…?

– Francesca Woodman

giui russo

L’autoritratto fotografico è una bellissima forma di autorappresentazione che risponde al nostro bisogno inconscio di raccontarci e costruire la nostra identità.

Potresti dirmi che anche il selfie è un racconto fotografico, ma sulla valenza spesso velenosa di questa pratica, puoi leggere il mio approfondimento qui.

L’autoritratto invece è uno strumento salvifico. Se durante l’adolescenza mi sono ritrovata proprio quando mi sentivo persa, è stato grazie alla scoperta della fotografia.
Se sei curiosa di sapere come si sia svolto questo processo, e ti piacerebbe anche vedere il mio primissimo autoritratto, ispirato alla fotografa Francesca Woodman, puoi sbirciare qui!

Autoritratto è cercare sé stessi, soprattutto in questo momento storico in cui ciascuno di noi si trova a vestire diversi ruoli, indossando vere e proprie maschere, e finendo in casi estremi con lo smarrirsi.

È allora sempre più necessario familiarizzare con la nostra immagine, quella più autentica, anche a costo di distruggere ogni convinzione che abbiamo costruito su di noi.
Da dove iniziare per attuare questo processo di riconoscimento?

Rispetto ad altre forme di analisi di sé, la potenza dell’autoritratto risiede nel fatto che lo puoi svolgere in solitudine, in una dimensione privata e intima.
Dove tu puoi essere operatrice e spettatrice insieme, decidendo quanto esporti, in termini di fisicità, emozioni e pensieri. Ecco perché l’autoritratto è una pratica perfetta per te anche se sei una persona timida.

Giui

And if you can’t see anything beautiful about yourself, get a better mirror. Look a little closer.
Stare a little longer 

– Shane Koyczan

giui russo

Idee per autoritrarti, se sei timida:

  • tieniti occupata/o: se ti impegni in qualcosa, che sia leggere un libro, giocare con i capelli o con un oggetto, sarai più concentrata/o su ciò che stai facendo e meno di come verrai in foto
  • gioca con le ombre: fotografare deriva dal greco “scrivere con la luce” e quindi anche con il suo contrario, l’ombra. Perché non utilizzare le ombre per nasconderti ed esaltare la tua timidezza?
  • gioca con la messa a fuoco. Invece di mettere a fuoco te stessa, prova a mettere a fuoco un piano diverso, che sia lo sfondo o un oggetto posizionato davanti a te. Giocare con i piani ti aiuterà pian piano a familiarizzare con la tua immagine. Chissà che man mano che sposterai il focus su di te non riuscirai a mettere a fuoco anche la tua anima e le ragioni della tua timidezza
  • faceless portrait: è la famosa tecnica degli autoritratti senza viso/con viso coperto. Il viso è la parte più difficile da fotografare perché è quella in cui più ci riconosciamo. Escluderla dalle foto potrebbe aiutarti all’inizio della tua pratica dell’autoritratto
  • fatti a pezzi: XD ovvero, sempre per le motivazioni di cui sopra, autoritrai solo un pezzo del tuo corpo, qualcosa di te, che sia un braccio, le mani o le spalle. Non sei solo il tuo viso, ma anche tutto il resto. Magari puoi provare a fotografare subito quella parte del tuo corpo che ami di meno: potrebbe essere un’ottima mossa per uscire dalla tua comfort zone e affrontare la tua timidezza in stile “doccia fredda”
  • muoviti: o meglio, fotografati mossa, in modo che le tue forme, il tuo corpo, risultino più indefiniti e tu possa sentirti meno in soggezione
  • fotografati di spalle: questo, oltre ad essere un modo per creare un effetto alquanto surreale, che a me piace molto, ti permette di non essere in soggezione davanti alla fotocamera
  • travestiti: siamo “uno, nessuno, centomila”, come amava dire Claude Cahun, una delle mie muse perché è la prima fotografa che si specializza in autoritratti, come strumento di indagine della personalità. Claude posa per l’obiettivo vestita da donna o da uomo, con un viso o un corpo manipolato e estremizzato, come ti raccontavo qui. Se non ti senti pronta ad utilizzare questi effetti al limite e di inventarti una personalità tutta nuova, puoi semplicemente usare il travestimento, come fosse un gioco, per esempio indossando qualcosa che non metteresti normalmente. Oppure potresti giocare con il tuo “maschile” o, viceversa, “femminile”, prendendo spunto da questi artisti che nel loro lavoro, tramite l’uso dell’autoritratto, hanno indagato le possibilità creative dell’io. Sarà molto intrigante vedere poi il risultato!
  • da soggetto trasformarti in paesaggio: prova ad integrarti con il contesto, fotografandoti da molto lontano, come se tu fossi parte del paesaggio e non il soggetto della foto. Se vuoi farti ispirare, puoi cercare i lavori di una fotografa che amo molto, Judy Dater.

Mentirei se ti dicessi che ti basterà seguire alla lettera questi consigli per diventare meno timida davanti alla macchina fotografica.
È una pratica che va coltivata, giorno dopo giorno, con costanza, solo così potrai affermare e indagare la tua identità.

NON RIESCI A CREARE I TUOI PRIMI AUTORITRATTI PERCHÉ TI SENTI BLOCCATA?

Ti è mai capitato di non piacerti rivedendoti in foto e di pensare di non essere abbastanza fotogenica/bella/affascinante?

Se sì, ti spoilero che si tratta dei più assidui timori delle mie clienti.

Se queste convinzioni, nonostante i consigli che ti ho donato, continuassero ad essere particolarmente radicate, impedendoti di utilizzare la macchina fotografica come vorresti, puoi prenotare una sessione di mentoring 1:1 con me.
Tramite i miei studi e sperimentazioni sciamaniche ti accompagnerò durante la creazione di immagini aderenti a te, come essere d’anima, la cui bellezza trascende i canoni estetici esteriori.

Posso offrirti questo ulteriore accompagnamento perché mi sto diplomando come coach presso LUNA, la Scuola di Coaching per l’Anima. Le ore di sessione che faremo insieme sono quelle che mi permetteranno di ottenere la certificazione a livello internazionale presso ICF. Una volta che sarò certificata ufficialmente come coach, il prezzo delle mie sessioni aumenterà considerevolmente. Acquistandole ora approfitti del fatto che al momento sono in promozione! Scrivimi dunque per prenotare la tua sessione!

Sono fotogeniche le persone abitate, quelle vuote non lo sono

– Jeanloup Sieff

giui russo

IL MIO PERCORSO DI AUTORITRATTO SCIAMANICO: SELF GODDESS PORTRAIT

Se il mio modo “sciamanico” di vedere l’autoritratto ti intriga e vuoi provare ad utilizzare questa tecnica per ritornare a splendere, scoprire quale dea si muove dentro di te e manifestarla in tutto il suo potenziale, sappi a breve tornerà il mio percorso online Self Goddess Portrait. 

Staremo insieme un anno intero, in un cerchio di donne speciali come te. Potenti dee che non sanno ancora di esserlo, che lo hanno scordato o che vogliono arrivare ad una consapevolezza di sé ancora più profonda.

Self Goddess Portrait non è solo un percorso di fotografia.
Non è un semplice ciclo di lezioni sull’autoritratto.
Non è unicamente un percorso di crescita personale.
Self Goddess Portrait è una Odissea Mitica che ti farà cambiare visione di te stessa a 360°.

Se vuoi iniziare un viaggio bellissimo alla scoperta della dea dentro di te, e non vuoi perderti l’esatto momento in cui le porte della nuova edizione di Self Goddess Portrait saranno finalmente spalancate, puoi rimanere aggiornata iscrivendoti alla mia newsletter!

Spero che questo post ti sia stato utile!
un grande abbraccio!

Giui

ISCRIVITI ALLA MIA NEWSLETTER

PER ESSERE LA PRIMA A SAPERE QUANDO INIZIERÀ SELF GODDESS PORTRAIT E RICEVERE OGNI MESE: ISPIRAZIONI, RICCHI PREMI E COTILLONS!

Pinna l’ispirazione che più ti ha colpito di questo post!