LA MIA PAROLA DELL’ANNO: AMORE
Tramite gli ultimi post ti ho raccontato di alcuni strumenti che utilizzo per coltivare la mia creatività, come la ruota dell’anno, la vision board, la lista dei 101 desideri e l’appuntamento dell’artista. A tutto ciò aggiungo la scelta, all’inizio di ogni anno, di una parola “magica” e d’ispirazione che sia in grado di accompagnarmi e di farmi da guida per i successivi 12 mesi di progetti e creatività.
Se non sai cos’è e come funziona la parola dell’anno, puoi leggere questo post
CRE-AZIONE
Qualche anno fa avevo scelto CRE-AZIONE, mettendo (fi-nal-men-te) da parte l’atavica paura di sbagliare, che mi bloccava ancor prima di concretizzare la maggior parte delle idee che si affacciavano nella mia mente.
Ho combattuto questo demone creando e agendo, due forze che hanno infuso spirito vitale ad un progetto a cui tenevo moltissimo e che nel 2019 è diventato “Fai dell’ordinario una poesia”, un mazzo di carte cre – at(t)ive che volevo potessero esserti d’aiuto, nei momenti di blocco, portando un pizzico di magia nella tua quotidianità.
ABBONDANZA
Il 2020 è stato accompagnato da ABBONDANZA, parola non facile perché è stato l’anno in cui si è affacciata nel mondo una pandemia, dove la maggior parte di noi ha avuto il sentore di perdere, piuttosto che di ricevere qualcosa dall’universo. Avevo scritto un post, che puoi trovare qui, per raccontarti di come sia riuscita a coltivare abbondanza tramite la fotografia, nonostante tutte le restrizioni, i cambi di programma e di palette cromatica.
AMORE
Ciò che mi guida (e mi sta guidando) in questo 2021 è, invece, l’AMORE. Uso AMORE per decidere a quali progetti dedicarmi e, quali, invece, lasciar andare perché non in grado di rappresentarmi autenticamente come persona e professionista.
Anche saper dire di no è una forma di amore, verso noi stesse, e sto imparando anche a non possedere per (e con la) forza, coltivando con dolcezza solo quello che può trasformarsi in altro amore.
LA MIA PIÙ GRANDE STORIA D’AMORE
La mia più grande storia d’amore è quella che ho intrapreso con la fotografia: nata per sanare le ferite del mio animo, oggi mi permette di raccontare – attraverso la luce – le storie di Dee e Dei contemporanei.
Fotografia è colei che mi ha sempre accompagnata e condotta verso amore, rendendomi portavoce di una miriade di sogni che, coltivati con cura, sono diventati coppie, famiglie o progetti professionali e creativi.
Ogni storia che racconto è una storia amorosa perché dal mondo antico ho imparato che non esiste un solo amore.
A quello romantico e da fiaba, si sommano una miriade di sfumature che abbracciano gli altrettanti differenti modi in cui l’umanità celebra la vita.
In greco, la parola amore era costituita da due termini diversi: “Agàpe”, che era usato per intendere l’amore della madre per il figlio, quell’amore che, abbassandosi, abbraccia ed “Eros” l’amore che aspira al possesso della bellezza e solo possedendola si veste d’assoluto.
Ma di questo te ne parlerò prossimamente.
Ora mi piacerebbe sapere se anche tu hai una parola dell’anno.
Se sì, come la usi?
Se, invece, non conosci questa pratica non preoccuparti perché puoi venire a trovarmi nel gruppo Facebook “TU SEI LA DEA”.
Amore è il tema del mese di maggio e se è l’amore la forza prima che muove le stelle e il sole (parafrasando il Sommo Dante), puoi partire proprio da questa parola per iniziare la ricerca della tua.
(Le parole non possiamo chiederle o pretenderle. Ci arrivano e ci vengono donate. Quel che possiamo fare noi è ascoltarle e aprire le mani per abbracciarle.
Tu, sei pronta?).