“…The best of Gaia’s granddaughters, your fingers both heal
and make flowers burst to fruit.

Amber wheat, bountiful, you have been mother not just to Persephone,

but to every child who does not sleep hungry across this land. Yet, empty coldness gnaws at your own belly…”

– Nikita Gill, Great Goddesses

giui russo

Demetra, Δημήτηρ, in greco antico era la dea delle messi, che presiedeva all’abbondanza dei raccolti, artefice del ciclo delle stagioni, della vita e della morte e protettrice delle leggi sacre. Parte del suo nome, meter, significa madre. Per i romani era Cerere, da cui deriva la parola cereale.

L’ARCHETIPO: L’ESSERE MADRE

Come visto dal mito, la storia di questa dea ruota sempre intorno alla maternità. Demetra è una dea vulnerabile, presente in quelle donne il cui focus è fin da giovani sulla famiglia, in tutte coloro che desiderano avere figli sin da piccole e si realizzeranno prendendosi cura di coloro che gli stanno intorno, dai propri figli al compagno, dagli amici ai conoscenti, perché provano piacere nel vedere in coloro di cui si curano il riconoscimento dei propri sforzi.

Spesso le donne “Demetra”  si sentono realizzate solo in relazione ai figli o alla cura degli altri e sono ben disposte così a mettere tutti gli altri, prima di ogni cosa, finendo per trascurare se stesse e non sviluppare nessun altro tipo di aspirazione.

Molti lati di questa dea sembrano positivi e socialmente riconosciuti come comportamenti di valore, ma anche i lati ombra dell’archetipo Demetra sono tanti.
Quando l’archetipo è una forza potente che la donna non riesce a soddisfare, può accadere che soffra della depressione da “nido vuoto”. Provvedere agli altri le rende “super madri” con una storia improntata al sacrificio e se non riescono ad avere figli o se questi ad un certo punto se ne vanno, un senso fortissimo di inutilità le investe, facendole cadere in depressione.
Queste donne non si difendono come farebbe un archetipo Era, Artemide o Atena, in modo attivo e chiaro, ma in modo passivo-aggressivo provocando dolore, sensi di colpa, proprio in coloro che fino a prima avevano nutrito con amore.
Hai presente cosa fa Cersei Lannister in GOT? ecco, quella è una Demetra che opera per i propri figli. Sono madri Demetra coloro a cui si devono associazioni a favore dei bambini, di ogni tipo. Inoltre dar da mangiare ai figli è fonte di appagamento immane per queste donne
Generosità ed abbondanza sono due delle caratteristiche principali della dea e dell’archetipo Demetra. Ritroviamo Demetra in molte donne famose nell’ambiente religioso, considerate molto materne, come per esempio Madre Teresa di Calcutta.

demetra

SPERIMENTARE DEMETRA ATTRAVERSO L’AUTORITRATTO

Per quanto riguarda la fotografia, per me la fotografa contemporanea “più Demetra” di tutte è Meg Loeks. Nei suoi ritratti ed autoritratti, in cui sono sempre presenti i figli, traspare l’amore materno idealizzato dalla società, ma reso molto umano dalle vicende quotidiane fotografate.

Meg ha cinque figli, tantissimi animali, un marito militare e vive in Michigan.  Fa parte del progetto “The Gold Hope Project” un’organizzazione no-profit che regala una sessione fotografica alle famiglie che stanno affrontando una battaglia di cancro pediatrico, malattia che uno dei figli stessi di Meg ha dovuto  affrontare. Quella che vedi nei suoi scatti è un concetto di maternità riconosciuto. Cosa significa per te invece matenità? come la vivi nella quotidianità? scatta un tuo autoritratto insieme a qualcuno o qualcosa verso cui provi e pratichi ciò che per te significa maternità.

PER QUALI NECESSITÀ EVOCARE E LAVORARE CON DEMETRA

Quali sono i momenti in cui questo l’archetipo può venire in aiuto anche a te con la sua forza?

  • se stai vivendo una gravidanza o se vorresti averla
  • se hai intenzione di adottare una bambina o un bambino
  • se vuoi portare abbondanza nella tua vita
  • se c’è un progetto importante di cui vuoi occuparti
  • per diventare madre di te stessa
  • per creare un progetto personale o lavorativo
  • se sei in una situazione in cui devi prenderti cura di altri, che siano anziani o malati
  • se nel lavoro ti occupi di custom care
  • per aiutarti nell’affrontare disturbi alimentari (ovviamente, non si ritiene questa pratica una sostituzione di terapie psicologiche o mediche!)

QUANTA DEA GAIA C'È DENTRO DI TE?

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