“Credo che un inizio della vita dolce e sano sia il vero fondamento di una vita felice. Guarire la terra un bambino alla volta”.
– Ibu Robin Lim
Gentle Birth Yoga
è una nuova e contemporanea metodologia di yoga che si fonda sul kundalini yoga in gravidanza, l’hypnobirthing e la cultura ancestrale ostetrica sudamericana.
Questi tre elementi fondamentali si intersecano tra loro creando una tecnologia unica per dare alle future madri gli strumenti per vivere una gravidanza sana, serena, consapevole e di conseguenza un parto gentile, autentico e di elevazione.
SCOPRI QUANTO SEI DEMETRA
A livello fisico Gentle Birth Yoga lavora per:
- Fortificare il corpo e aiutare il rilassamento
- Allineare il corpo per sostenere il peso addizionale della pancia e del seno.
- Aumentare la capacità respiratoria (i polmoni e il diaframma sono essenziali durante il parto)
- Rafforzare il pavimento pelvico
- migliorare forza e flessibilità del corpo aiutando a prevenire i piccoli disagi che possono emergere durante la gravidanza.
Quando questo avviene si traduce in una forma di movimento intuitivo, rituali di connessione e respiro, ma anche nella fiducia nel processo, soprattutto quando tutto sembra travolgente e difficile.
“ Dio non è nient’altro che il ventre della madre. Questo è il più alto stato di coscienza, può dare la base e la polarità per poter costruire e si raggiunge grazie alle vibrazioni pure della madre. Voi donne non lo sapete: le vostre vibrazioni possono creare l’intero Universo, incluso Dio. Non avete bisogno d’essere Dio, voi siete Dio Creatore.
– Yogi Bhajan
NON SOLO YOGA
Infatti grazie a questa formazione posso accompagnare le madri e future madri a:
- imparare ad utilizzare il rebozo, una sciarpa che è anche uno strumento ostetrico sud americano, per esercizi di rilassamento utili sia in gravidanza che durante il travaglio, che possono coinvolgere anche il partner
- accompagnare la madre nel suo percorso di consapevolezza grazie a rituali come il blessing way o la cerrada
- dare consigli ayurvedici per vivere una gravidanza più sana
LA MIA PERSONALE ESPERIENZA CON GENTLE BIRTH YOGA
Per me ogni gravidanza è stata prima di tutto un grande processo spirituale.
Durante la prima ho iniziato un lavorio di guarigione delle mie radici e del ramo matriarcale, affrontato attraverso lo sciamanesimo e una grandissima (e mai sentita prima) connessione con l’elemento acqua.
È stata un’esperienza intensa e ha portato a galla moltissime emozioni, tra cui rabbia e coraggio.
L’ho vissuta come un’amazzone, una tigre. Ne sono uscita incredibilmente trasformata, consapevole di un grandissimo potere personale, ma…
ma sentivo che c’era di più.
Che in quel “di più” ci poteva essere un diverso potere, un potere più pacifico, più sereno, più saggio…se dovessi sintetizzarlo ora con una frase sola, dire: “più gentile”.
Quando ho avuto occasione di vivere una seconda gravidanza è stato naturale immergermi nella ricerca di quel “di più”.
Ho scelto di iniziare a cercarlo nel corpo e praticando yoga da diversi anni ho provato corsi di yoga online e off line.
Ne ho frequentati davvero tanti e molti di questi mi sono sembrati veramente assurdi.
Ricordo ancora un corso che mi fu regalato, di una famosissima influencer e fitness specializzata in gravidanza, che dopo solo una lezione mi è sembrata pura follia (e sinceramente anche pericoloso a livello fisico).
La maggior parte di questi corsi infatti insistevano sull’aspetto fisico, sul “tenersi in forma” anche in gravidanza, sul non accumulare peso etc…
Erano semplici corsi di movimento o yoga in cui venivano evitate determinate posizioni o proposte delle varianti semplificate delle stesse…
io cercavo qualcosa di diverso, ovvero, ciò che ho sempre cercato nello yoga: la saggezza intuitiva del corpo e la connessine con me stessa e in questo caso specidico, con la mia bambina.
Trovai tutto questo nella prima lezione di Gentle Birth Yoga.
Ricordo ancora quella profonda sensazione di benessere, connessione, amore della prima lezione e decisi perciò di specializzarmi in questo corso di formazione.
Fare la formazione, essendo in gravidanza, è stata un’esperienza unica e altamente trasformativa.
Ho praticato quasi ogni giorno e ogni giorno di più sono riuscita a creare una connessione attraverso il corpo con me stessa e con la mia bambina, sperimentando su di me la sensazione di potere e saggezza che la pratica di Gentle Birth Yoga regala ad ogni donna.
Ciò che ricordo, ogni volta che torno a quel periodo, è il costante senso di gioia e fiducia, che grazie alla costanza nella pratica riuscivo a portare anche fuori dal tappetino.
Il 30 Aprile 2024 dopo la mia pratica giornaliera, finita una delle mie meditazioni preferite, verso le 13 ho iniziato a sentire le prime contrazioni.
Con estrema fiducia ho iniziato a mettere in pratica respirazioni e vocalizzazioni imparate durante il mio percorso, per entrare in uno stato di autoipnosi durante il momento più alto e doloroso delle contrazioni.
Verso le 14:00 mio marito mi consiglia di prepararci per andare all’ospedale dato che le contrazioni erano regoalri, anche se a me non sembrava ancora il momento, perché in realtà mi sentivo molto bene e non mi sembravano contrazioni dolorose “da parto”.
Seguo lo stesso il suo consiglio, preparo la borsa e ci mettiamo in macchina.
Durante il tragitto mi rendo conto che le contrazioni sono diventate molto più forti e sento che manca davvero poco all’arrivo della mia bambina.
Verso le 15:13 entro in pronto soccorso.
Continuo a ricorrere alle mie tecniche di autoipnosi e ai miei esercizi di respirazione.
Sono serena, consapevole, non vedo l’ora di incontrare la mia bambina.
Alle 15:37 nasce Gaia Aura, sorridente.
La neonata (e ad oggi bambina) più sorridente che io abbia mai incontrato.
Non dimenticheremo mai il suo sguardo, la sua delicatezza, il suo appoggiarsi delicatamente a me e rimettersi a dormire. La conferma che si può venire al mondo davvero in modo gentile.
In seguito mi dicono che un parto come il mio è definito “parto precipitoso”.
“Il parto precipitoso è un evento che si stima affligga l’1-3% dei parti e consiste in un travaglio ed un parto con una durata inferiore alle 3 ore. Questo tipo di travaglio si caratterizza per l’improvvisa comparsa di contrazioni intense e ravvicinate, che si accompagnano a dolore, e per una sensazione di pressione e un forte e subitaneo impulso a spingere.
Il parto precipitoso può essere emotivamente e fisicamente impegnativo, sia perché il corpo e la mente non sono preparati alla nascita immediata del bambino, sia perché in molti casi non è possibile ricorrere all’analgesia, sia perché – in casi più estremi – si arriva di corsa in ospedale e dunque si ha una minor sensazione di controllo sulla situazione.”
Franco Antonio Ragusa, Direttore della Ginecologia e Ostetricia dell’Ospedale Maggiore di Bologna
In effetti, se ci ripenso, ho avuto poco, pochissimo tempo per prepararmi a qualcosa di così grande.
No, non era così che immaginavo il mio secondo travaglio e il mio secondo parto.
Sono riuscita ad usare pochissime tecniche di quelle apprese e quasi nessun strumento (come il rebozo, gli oli essenziali, etc…).
Non hanno fatto nemmeno in tempo a mettere su la playlist che avevo preparato.
Eppure, quelle poche tecniche e strumenti che ho utilizzato sono quelli che mi hanno permesso di avere un parto gentile, in una condizione che rischiava di essere traumatica.
In nessun momento della mia esperienza mi sono sentita impotente, in nessun momento ho creduto di non poter sostenere il dolore, che anzi sono quasi del tutto riuscita a neutralizzare con l’autoipnosi.
Durante il contatto pelle a pelle e la pratica del mini lotus ho cantato a Gaia Aura la canzone della meditazione che stavo ascoltando neanche 3 ore prima del darla alla luce e ancora oggi, quelle poche volte che le capita di essere agitata e gliela canto, lei mi guarda intensamente e inizia a sorridere, la mia bambina gentile, nata in modo gentile.
Ecco, ora sai il motivo per cui porto questa tecnologia nel mondo.
La prima cosa che ho pensato dopo che Gaia Aura è nata è che tutte le donne, tutte, dovrebbero sapere che si può avere un parto gentile, senza bisogno di analgesici, ma vivendo la gravidanza come un passaggio di crescita personale e spirituale e vivendo il parto in pieno potere, un potere gentile.
Tutte dovremmo avere a disposizione le tecniche di gestione del dolore, respirazione, autoipnosi etc.. per poter permettere di far venire al mondo e dare alla luce figli e figlie gentili, creando ricordi meravigliosi di quello che è uno dei momenti più incredibili e potenti della vita di chi sceglie l’esperienza di una maternità biologica.
Se hai domande o dubbi o vuoi sapere di più su Gentle Birth Yoga ti invito a scrivermi, sarò molto felice di risponderti!