Inno a Poseidone – Inni Omerici
Scotitor della terra e del mare irrequieto,
ti assegnano un duplice onore
gli dei: domare i cavalli e salvare le navi.
Salute Poseidone, re della terra;
o beato, assisti con animo amico i nocchieri.

Poseidone, Ποσειδῶν, Dio irrequieto del mare, dei terremoti e delle tempeste, dall’indole distruttiva e violenta. Che tu ne sia consapevole o no, esiste un Poseidone dentro ognuno di noi. Come il dio del mare, abbiamo la necessità di immergerci nel mondo sommerso delle emozioni e dell’istinto se vogliamo essere sempre connessi con la nostra autenticità, anche nei suoi aspetti meno funzionali.
Per questo, se vuoi scendere nelle profondità del tuo abisso interiore, ti consiglio di leggere attentamente ciò che ho scritto.

POSEIDONE: IL MITO

Il dio Poseidone, o Nettuno per i Romani, figlio di Crono e Era, è una delle dodici grandi divinità della prima generazione degli dei dell’Olimpo. Nella mitologia greca Poseidone era fratello di Zeus e di Ade.

I tre, sfidando e vincendo contro il padre Crono, si spartirono a sorte il mondo: a Zeus andò il regno dei cieli, ad Ade il regno sotterraneo, a Poseidone toccò il fondo del mare, del quale divenne il sovrano indiscusso.
Per comprendere Poseidone possiamo pensare ai potenti e instabili umori del mare: il dio greco poteva scatenare improvvisamente la violenta furia delle onde, così come ripristinare la calma e tornare poi nel mondo sottomarino.

Poseidone veniva chiamato “Colui che porta le inondazioni”, ma anche “Colui che scuote la terra” perché, quando si manifesta il suo potere distruttivo, travolge ogni cosa (o persona) senza alcuna distinzione.
A causa di questo temperamento turbolento, veniva rappresentato come un omone forte e e barbuto, nell’atto di impugnare il suo tridente.

Nei racconti mitologici, Poseidone è perennemente in lotta, insoddisfatto della sua sorte, come quando decise di contendersi con Atena il possesso della città di Atene e Trezene. Per convincere gli abitanti, conficcò il suo tridente in una roccia, facendo scaturire una sorgente d’acqua salmastra. Ma il dono di Atena, un albero d’ulivo, fu considerato più utile dagli ateniesi, e, allora Poseidone, assetato di vendetta, sommerse l’intera pianura circostante.

Fu padre di numerosi figli, mostri devastatori o esseri feroci di dimensioni normali, che ereditarono da lui una inclinazione distruttiva e pericolosa. Per vendicare uno di essi, il ciclope Polifemo, che fu accecato da Ulisse, Poseidone scatenò contro l’eroe la sua ira, costringendolo a vagare per ben 10 anni prima di riuscire a tornare a casa, ad Itaca.

hero portrait

L’ARCHETIPO:

“Percorrendo il mare con il suo carro tirato dai cavalli, Poseidone dio degli oceani e dei destrieri impersona i simboli inconsci caratteristici dei due anni: il cavallo e l’acqua. L’acqua ha sempre evocato nell’uomo il mistero infinito, le infinite possibilità e gli infiniti pericoli della fluidità del nostro inconscio. Priva di una sua forma predeterminata, l’acqua è in continuo movimento, mai diversa e tuttavia mai la stessa. Il cavallo personifica nella sua potenza primitiva le pulsioni istintive della nostra natura selvaggia”.

Come visto dal mito, l’archetipo di Poseidone è caratterizzato da un’intensa e profonda energia emotiva e istintuale che può travolgere con la propria distruttività l’uomo stesso e coloro che lo circondano.
La sua impetuosità, che lo rende il più classico e socialmente accettato degli archetipi maschili patriarcali, è rappresentata da coloro che, se vogliono qualcosa, la prendono con la forza e la violenza fisica. Questa indole distruttiva può essere ancora più devastante se amplificata dall’uso di alcolici o droghe.

Anche nei rapporti con le donne, Poseidone è caratterizzato da un carattere prepotente. Senza arrivare all’inganno o allo stupro, come quando violenta la dea Demetra, gli uomini Poseidone possono non tener conto dei bisogni altrui e hanno difficoltà ad accettare che le compagne coltivino desideri propri, come la carriera.

Sempre il mito, però, ci racconta anche come sia possibile far evolvere Poseidone: egli, dopo aver violentato la divinità del mare Anfitrite, cercherà di farsi perdonare inviandole un delfino.
Questa gioiosa creatura, che solca lo stesso regno marino di Poseidone, ma senza la sua sete di dominio, perorerà la causa del dio e Anfitrite acconsentì a sposarlo.
Per gratitudine, l’immagine del delfino venne posto fra le costellazioni celesti.
Se questo accade anche all’uomo, ovvero se riesce ad entrare in contatto con la propria emotività, potrà diventare un compagno empatico per la donna, insieme potranno vivere “in uno splendido palazzo sottomarino”, condividendo una comunicazione a livello profondo.
Ugualmente, quando non sono in preda delle loro “tempeste” emotive, gli uomini Poseidone possono rivelarsi padri amorevoli o amici con cui creare rapporti basati su di una grande lealtà.

SVILUPPARE ED EVOLVERE POSEIDONE

“Non c’è tenerezza nel buio della notte”.
Dylan Thomas

In una società come la nostra, dove i sentimenti sono considerati solo “cose da donne”, l’archetipo maschile di Poseidone ci ricorda quanto sia importante per ogni individuo, indipendentemente dal genere, non reprimere la propria emotività nel buio “fondo del mare” psicologico.
Il rischio che possiamo correre è la perdita di “dimestichezza” con la nostra interiorità, trasformandola in una forza distruttrice che, se non ha la libertà di esprimersi, esplode e infuria, quando meno ce lo aspettiamo.
Il primo passo per invitare ad entrare nella nostra quotidianità la bellezza degli sentimenti, risiede nel focalizzarsi sugli aspetti razionali del nostro essere, che possono essere richiamati tramite l’archetipo di Atena o Apollo.
Sviluppare l’auto – osservazione significa sondare le misteriose forze sommerse della nostra anima, imparare a comandarle e integrarle positivamente nella nostra personalità.
L’archetipo di Poseidone, se subisce l’influenza del dio Efesto, l’artigiano dell’Olimpo, ha la capacità di prendere la rabbia e trasformarla in meravigliosi manufatti artistici.
Se, invece, si affida ad Ermes, un dio che guidava le anime nel mondo sotterraneo, può affinare la sua inclinazione comunicativa. Potrebbe diventare uno di quei professori, burberi solo in apparenza, che conoscendo l’impetuosità che caratterizza la giovinezza, sono in grado di ispirare i propri studenti e invitarli ad incanalare le emozioni negative nella creatività.
Se vuoi approfondire il tema, il libro che ti consiglio è questo, da cui ho preso spunto per la creazione del mio nuovo servizio fotografico “Hero Portrait”, il servizio fotografico perfetto, che tu sia uomo o donna, per scoprire quale dio si muove dentro di te e come evolverlo. Per qualsiasi informazione sul servizio, non esitare a contattarmi!