EHI, FORSE TI STARAI CHIEDENDO, COSA SIGNIFICHI GODDESS MANIFESTOR E PERCHÈ HO SCELTO QUESTO EPITETO.
…cosa faccio, l’avrai capito: manifesto la dea dentro di te.
È la mia missione e vocazione, anche se ci ho messo un po’ di anni a comprenderlo.
Me ne sono resa conto intanto che scoprivo la dea dentro di me.
Per manifestarla ci ho messo 13 anni di lavoro costante e intenso.
Consapevole che dove sono arrivata ora è solo l’inizio e sono molto curiosa di vedere dove mi porterà il mio viaggio, anzi, la mia Odissea.
Come Ulisse mi perdo spesso per tornare a casa e so che ogni isola nuova dell’anima che toccherò sarà una nuova isola del sé in cui un domani potrò portare le mie clienti.
Se vuoi qui sotto trovi la mia storia e come sono arrivata a definirmi “Goddess Manifestor”.
Se volessi raccontarmi la tua, scrivimi. Sarò felice di leggerti!
La mia formazione: dalla cultura classica alla poesia, dall’arte all’architettura.
Magari ti conforterà (o meno) sapere che mi sono diplomata al Liceo Classico, che ha avuto una profondissimo e duratura influenza (nel bene e nel male) su tutto il mio percorso professionale e spirituale.
Ho iniziato a fare la cameriera a 16 anni e l’ho fatto per 10 anni.
Grazie a quel lavoro mi sono potuta mantenere all’università.
Nel 2010/2011 ho vissuto a Lyon in Francia, grazie al programma Erasmus e ho frequentato l’ENSAl, l’Ècole Nationale Supérieure d’Architecture de Lyon.
Nel 2012 mi sono laureata in Architettura ambientale presso il Politecnico di Milano.
In quegli anni ho fatto parte di un collettivo artistico, Pic Nic Urbano, con cui ci occupavamo di Public Art.
Tra il 2012 e il 2015 ho lavorato in alcuni studi di architettura e in una galleria d’arte.
Con quello che ora è mio marito nel 2013 abbiamo aperto un negozio di fotografia analogica, F64 Photography.
Nel 2015 mi sono laureata con il massimo dei voti in Interior Design sempre presso il Politecnico di Milano.
In quegli anni volevo fare l’artista e ho aperto un blog: www.giuisnotanartist.com (purtroppo non più attivo, di cui si sono persi i blogpost migliori), su cui raccoglievo tutti i miei tentativi creativi, i miei viaggi mentali e le mie opere d’arte che hanno girato mostre, eventi e festival in tutta Italia.
Quella che ha girato di più e a cui sono e sarò per sempre più affezionata è il Cavallo Salvasogni, che ho realizzato nel 2012.
Nel 2018 Simone ed io abbiamo chiuso il negozio F64 Photography, lavorando per lo più come freelance in giro per l’Italia e il mondo.
Da quel momento il mio lavoro come fotografa, che da subito si era concentrato sulla fotografia e l’autoritratto terapeutico ha potuto ancor di più concentrarsi su questi temi, grazie anche agli insegnamenti di Cristina Nunez.
Nel 2018 ho realizzato le carte poetiche “Fai dell’ordinario una poesia”, il cui nome deriva da un hashtag che avevo fondato su instagram tanti anni prima e sono espressione ancora oggi del mio pensiero più profondo.
Sempre nel 2018 il mio interesse per l’autoritratto, la fotografia terapeutica e l’arteterapia è divenuto sempre più forte, così come l’esigenza di unire il mio percorso spirituale al lavoro quotidiano.
Ho iniziato così a dedicare tutte le mie energie al risveglio della dea dentro di sé nelle donne e alla sua manifestazione attraverso i ritratti fotografici e il lavoro con l’autoritratto.
La mia formazione: dalla fotografia terapeutica al coaching, dal sound healing allo yoga.
Lavorando con le donne, con la loro immagine, con le loro paure e i loro desideri, mi sono resa conto che avrei voluto avere strumenti che fino ad allora non avevo sperimentato, per poter portare le donne a scoprire e manifestare la dea dentro di loro.
Così nel 2022 mi sono diplomata come facilitatrice mindfulness e come “coach dell’anima” presso LUNA scuola di coaching.
Questi percorsi mi hanno permesso di imparare ad utilizzare la parola, le domande potenti, la visualizzazione per accompagnare le donne a superare le loro convinzioni limitanti, indagare i propri desideri e accompagnarle ancora meglio a scoprire la dea dentro di loro.
Mi sono appassionata di terapia psicocorporea ed embodiment, iniziando a sperimentare su di me alcune posizioni, che ho chiamato posizioni di potere, per aiutare le donne ad incarnare ancora meglio la dea dentro di loro, prima di essere fotografate.
Il corpo e il suono sono sempre stati molto importanti per la mia sperimentazione spirituale, perciò nel 2023 ho preso il diploma in Binaural Sound Healing, presso ADE Accademia di Discipline Evolutive.
La mia ricerca si è direzionata nel trovare sperimentazioni sonore che inducessero la trance e il contatto della dea dentro ogni donna.
Nel 2024, durante la mia seconda gravidanza mi sono formata come istruttrice di Gentle Birth Yoga, che è stato uno strumento potentissimo per vivere il mio parto e che ha fatto esplodere la mia passione per lo yoga, soprattutto per lo yoga in gravidanza. Vorrei davvero che tutte le donne che si approcciano a questa esperienza avessero gli strumenti che ho avuto io.
Sempre nel 2024, dopo tanti anni come autoditatta e come utilizzo creativo dei tarocchi, ho scelto di fare un corso come taromante con la fantastica Mariangela Aggio.
Sempre di più sono interessata alle tecniche energetiche e di embodiment, perché le donne possano sentire dentro di sé la dea, così da poterla manifestare nella loro quotidianità.
Sì, sono costantemente in formazione, perché la mia “curiositas” non si sazia mai, perché il mio modo per cambiare il mondo è questo: accompagnare ognuna di noi a scoprire la dea dentro di sé e a manifestarla.
Il mio percorso spirituale
Ho acquistato il primo mazzo di tarocchi a 14 anni.
Anche se lo usavo come un gioco, scoprii più avanti che era un gioco sacro.
Ho praticato la Wicca come tramandata da Phylliss Curott, sciamanesimo transculturale con Lorenza Menegoni e fatto esperienze di sciamanesimo sulla voce e il suono legate alla tradizione Shipibo e Mestizo.
Nel 2017 ho iniziato a praticare yoga.
Sono praticante di sciamanesimo femminile, secondo le basi di insegnamento di Vicky Noble, guidata dalla preziosa Morena Luciani Russo.
Ho scelto questa via per stare nel mondo, per poter vivere ogni mio giorno come poesia ordinaria.